
Il sentiero ha inizio a Montoro e precisamente di fronte all'ulivo secolare "Il patriarca" in piazza Baronale.
La piazza ospita una imponente fontana ottocentesca, la chiesa Baronale dedicata a S. Egidio e l'ingresso del castello della famiglia Patrizi- Montoro.
Inizialmente occorre seguire la strada asfaltata contornata da ulivi che parte a sinistra della chiesa Baronale.
Dopo poche decine di metri sulla destra è presente il circolo ricreativo di Montoro e proseguendo si arriva all'innesto con la strada di Montoro.
Qui è necessario proseguire in salita sempre su stata asfaltata per altri 200 metri fino a raggiungere la rotatoria posta di fronte al cimitero di Montoro.
Alla rotatoria è necessario girare a sinistra e proseguire per poco meno di un chilometro fino a incontrare il bivio per 650 B che ricollega con la via dell'acqua passando per colle dell'Orso.
Il sentiero 650 invece prosegue dritto fino a raggiungere dopo 100 metri il bivio per il sentiero 650 A che porta a ricongiungersi con la rete dei sentieri amerini poco prima di Monte Campano.
Salendo a sinistra al bivio si prosegue su strada sterrata circondati da vigneti fino al bivio del sentiero 650 C che si ricollega con il sentiero 650 B poco dopo il laghetto di Montoro.
Il sentiero 650 prosegue quindi sempre su strada sterrata seguendo il percorso della antica via che collegava Montoro ad Orte.
A circa 4 km da Montoro si arriva alla tenuta Castello delle Regine un tempo dogana dello stato pontificio.
Qui si prende a sinistra e poi a destra sempre su strada sterrata nella campagna umbro laziale fino a raggiungere il bivio sulla sinistra che conduce dopo poco più di un chilometro a San Liberato.
Nel centro civico poco sotto l'antica torre bizantina di San Liberato è presente una fontanella.
Usciti dal borgo si prende a sinistra e si cammina su strada asfaltata nel tratto della via dell'acqua che conduce da Assisi a Roma fino cavalcavia che permette di superare di attraversare la superstrada e poi ancora sinistra fino ad una rotatoria.
Da qui occorre seguire le indicazioni che a sinistra conducono dopo 500 metri all' oasi di San Liberato, un bacino artificiale utilizzato per la produzione di energia idroelettrica che si estende su una superficie di 100 ettari ed ospita 170 specie di uccelli come aironi, folaghe e cigni.
Difficoltà: Escursionistico
Lunghezza: 10 Metri
Dislivello: 131 Metri
Quota minima: 52 Metri
Quota massima: 260 Metri